Il Temporary Manager? Un precario per scelta!
Dopo l’intervista a tv7 sono stato invitato alla trasmissione “Approfondimenti” su 7Gold per parlare di Temporary Management.
È stata un’occasione importante per diffondere la conoscenza di una figura di manager poco diffusa in Italia, ma mi ha dato anche l’opportunità di focalizzare l’attenzione su alcuni concetti che credo siano parte fondamentale della mentalità e del metodo di un TM tra cui voglio ricordare la definizione che ho coniato per il TM: “precario per scelta”.
Parole che sembrano in netto contrasto, soprattutto da un punto di vista emotivo, in quanto richiamo le idee opposte di insicurezza (precarietà) e sicurezza in se stesso e nelle proprie capacità (per scelta).
Avere (e cercare) contratti/rapporti a termine presuppone l’accettazione di lavorare solo per obiettivi chiari e precisi, da raggiungere in un determinato lasso di tempo. E’ uno stimolo, una sfida continua, apre un mondo di possibilità. Non solo: dà l’opportunità di scovare in ogni realtà che vive un cambiamento, negativo o positivo, una opportunità. In questo modo si sdogana la parola ‘precario’ da tutti i suoi connotati negativi, aprendola, invece, a nuove definizioni. Naturalmente, però, deve essere una scelta. Ed è qui che si declina la ‘libertà’ del TM, che non ha vincoli al di fuori di se stesso e delle proprio capacità. A patto, naturalmente che abbia una forte consapevolezza di sé e delle proprie competenze.